Nello stesso tempo però diventa strumento di connotazione ( nell’antica Roma solo la cortigiana può uscire con ai piedi i sandali, così da attirare il suo piede nudo), un simbolo dell’imposizione di un ruolo al fine di inserire in un ruolo con più o meno violenza concreta o psicologica, qualcunaltro; in questo modo una donna mal trattata e sottomessa dal marito si trasforma a discrezione dello stesso in simbolo sessuale indossando un paio di scarpe rosse, in assoluta dissonanza con sé stessa e col suo ambiente, in un romanzo di Isabel Allende: "A Lukas Carlè piacevano le scarpe da donna con i tacchi molto alti e le preferiva di vernice rossa. Durante i suoi viaggi in città pagava una prostituta affinchè camminasse nuda, senz’altro ornamento che quelle scomode scarpe(…). Non la toccava, è ovvio. Non lo faceva mai in quanto aveva la mania dell’igiene. Poiché i suoi mezzi non gli permettevano di concedersi quei lussi con la desiderata frequenza, comprò un paio di allegre scarpe francesi, che teneva nascoste nella parte più inaccessibile dell’armadio. Di tanto in tanto chiudeva sotto chiave i figli, metteva dischi a pieno volume e chiamava la moglie. Lei aveva imparato ad accorgersi dei cambiamenti di umore del marito e riusciva a indovinare prima che lui stesso se ne rendesse conto, quando gli veniva voglia di martirizzarla. Allora cominciava a tremare in anticipo, le stoviglie le cadevano dalle mani e si spezzavano a terra." (I.Allende, "Eva Luna").

 

La connotazione

H. Toulouse Lautrec, "Le salon de la rue des Moulins"

 

Il discorso estetico subentra in questo secondo caso di viaggio mentale, quando le scelte personali diventano forma di esternazione di sé e nello stesso tempo esito di interazione con gli altri; ma perché proprio la calzatura e non un altro accessorio vestibile? Perché oltre che avere il potere di modificare effettivamente alcune caratteristiche fisiche, da qui il carattere sovrastrutturale, connota una persona al punto da diventarne caratterizzante e più che altri interfaccia riesce a comunicare della personalità o della condizione di chi l’indossa; diceva un antico manuale di buone maniere: "Alle scarpe è dovuto il compito di risollevare il tono di un vestito alla sua terza stagione (…)" .

Questo essere tramite per esternare sé stessi è, a mio avviso di particolare interesse perchè non solo avvicina, ma propriamente mette in comunicazione, i due estremi del corpo umano che generalmente sono considerati agli antipodi a mò di albero: le radici e i rami si rimandano, tramite il tronco, informazioni e nutrimento.

Lo scambio